La Città Verrà Distrutta All'Alba -- Recensione

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Jacob89
view post Posted on 3/5/2010, 15:08




Jacob89 Recensioni

La Città Verrà Distrutta All'Alba



Meglio noto come The Crazies (i pazzi) meglio noto come uno dei tanti capolavori del maestro George A Romero, capostipite di una serie di horror che vedranno in John Carpenter il suo diretto successore.

I remake vanno di moda orma, fra remake e reboot si perde le fila di quante cose si ricostruiscano e quante si rifacciano.
Alcune vanno davvero bene (vedi la nuova saga di Batman targata dalla premiata ditta Nolan&Bale) e altre vanno davvero male (vedi un altro rifacimento di Romero, ovvero L'alba dei morti viventi, rifatto più di sei anni fa in una maniera alquanto discutibile).

Siamo in una piccola comunità rurale dispersa nel mezzo della campagna fra Kansas e Iowa, piccola città, tutti sanno di tutti, lo sceriffo si deve più che altro occupare di piccole multe e ha un solo uomo.
Ma talvolta è proprio in queste piccole comunità dimenticate da tutti che accade l'impensabile e tutto inizia quando un uomo entra in un campo da baseball per ragazzi con un fucile in mano.
Lo sceriffo lo affronta, si tratta di un contadino, evidentemente con alcuni problemi di alcool, dato che l'ufficiale di polizia crede che sia ubriaco.
L'uomo, Rory, non abbassa il fucile e lo sceriffo è costretto a sparargli.
È l'inizio della follia, nei giorni successivi un uomo brucia la sua casa con dentro moglie e figli e altri fatti sempre più strani avvengono.
Lo sceriffo cerca di capirci qualcosa mentre è inseguito da una lussuosa berlina nera (troppo lussuosa per un posto come quello) e mentre tre cacciatori trovano il cadavere di un pilota militare.
Alla ricerca dell'aereo lo sceriffo e il suo vice Russel scovano l'aereo e non ci vuole molto a fare 2+2: l'aereo conteneva qualcosa che si è riversato nella falda acquifera e ha contaminato le case. E infatti la prima casa sulla linea idrica è quella di Rory, non è di certo un caso.
Lo sceriffo cerca di convincere il sindaco, che è inamovibile: l'acqua serve per il raccolto. Ma ben presto la situazione si trasforma da critica a drammatica.
Lo sceriffo viene assalito da uno di questi crazies all'interno delle pompe funebri e la sera stessa l'esercito invade la città catturando tutti.
I marine hanno allestito un campo per il primo soccorso e il riconoscimento della malattia, riconoscimento fattibile solo attraverso la misurazione della temperatura.
La moglie dello sceriffo e il suo vice vengono presi, il vice forse è malato, mentre la moglie ha qualche linea di febbre per via del suo stato interessante, dato che è incinta.
Lo sceriffo non ci sta e mentre i marine perdono il controllo del campo lui e il suo vice liberano la moglie e la sua assistente (la moglie è un medico) e iniziano la lunga fuga per trovare uno di quei pullman che può portarli lontano da lì.
Lungo la strada ne capitano di tutte, la ragazza perde il suo ragazzo, poi muore la ragazza stessa, vengono assaliti più e più volte finché non avviene lo scontro che lo sceriffo attendeva, lo scontro con la lussuosa berlina.
Dopo un disastroso incidente lo sceriffo interroga chi era bordo, evidentemente un pezzo da novanta o della CIA o dell'NSA o di qualche agenzia governativa. Chiunque sia dice che l'aereo caduto per errore conteneva una specie di virus della rabbia fatta in casa che doveva essere distrutto.
Un errore che è costato la vita all'intera città, il vice Russel spara all'uomo, dando ormai pieni segnali di squilibrio, evidente segnale della malattia.
Alla fine, dopo un lungo e doloroso viaggio, i nostri arrivano alla stazione, ma alla fine del cammino perdono Russel che si sacrifica per far passare il suo capo.
L'orrore però è solo all'inizio: non solo i militari stanno cercando di tenere il silenzio su questo casino uccidendo tutti sia gli infetti che i sani, ma all'alba la città per l'appunto sarà distrutta.
Lo sceriffo e la moglie scappano e dopo esser sopravvissuti ad una esplosione nucleare si incamminano verso un'altra città che però l'esercito sta già pensando di mettere sotto controllo.

Il rischio di fare i remake è sempre lo stesso: impiantarsi in trovate folli e rovinare il prodotto, allungare il brodo perdendo di vista il senso generale.
La città verrà distrutta all'alba, però, non lo fa: solida e concreta nella sceneggiatura e nella realizzazione tecnica fila dritto fino in fondo, senza fare grossi voli pindarici in fatto di narrazione e senza esagerare troppo alla voce splatter e squartamenti.
Film chirurgico, recitato benissimo e senza mai un minimo di respiro, la trama alla fine non era poi così stupefacente, ma alla fine la scarsa originalità nemmeno si vede quando ti ritrovi sequenze d'alta scuola.
Fotografia eccellente che tocca il suo picco più alto nel finale con la stupenda scena con l'amore che vince sulla guerra, con lo sceriffo e la moglie mano nella mano di fronte al fungo atomico.
Film davvero d'effetto, si vede che questa volta Romero guidava le operazione dalla produzione ed è abbastanza chiaro che verrà fatto un sequel.
Speriamo che il sequel non sia un disastro, perché se c'è qualcosa di rischioso oltre il remake è il sequel del remake.

Dal punto di vista del cast come al solito vengono sfruttati attori poco noti, ma talvolta sono questi volti così poco noti a dare più di un nome seguito da tanti (troppi) zeri.
Timoty Oliphant è lo sceriffo David, personaggio di punta estremamente di polso e di carattere, ha in mano l'intera città e si vede non è essere addestrato a situazione di emergenza o a sparare.
Si ritrova a dover rispondere ai militari, a dover combattere per salvare la moglie e il figlio che porta in grembo. Perde amici e colleghi lungo la strada, ma alla fine è capace di salvarsi, anche se forse il suo viaggio è solo all'inizio.
La sua spalla, sia nel lavoro che nel film, è il vice sceriffo Russel, impersonato da Joe Andarson, tipico uomo di campagna dedito al lavoro è più affine al combattimento del suo capo, anche se dimostra una spiccata umanità quando si chiede cosa ne sarà di lui quando si ammalerà.
Riesce a controllare la malattia salvo qualche picco (leggendario quando dice che il fucile è troppo pesante e allora lo scarica sparando in aria e poi lo molla a terra) e poi quando capisce di essere all'imbocco di un tunnel senza fine si sacrifica.
Il resto del cast si riduce alla moglie, un personaggio estremamente forte che però ruota sempre sulla macchietta bella fanciulla da salvare e piccola parte per l'infermeria che viene salvata dal forcone del preside per essere poi impiccata da uno dei craziest

9.5

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George Romero,
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The Craziest
 
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